Salvati i conigli della fattoria «Häslihof»
Salvati i conigli della fattoria «Häslihof»(© Pino Covino)
Nella grande struttura della fattoria «Häslihof», da anni molti conigli vivevano come in libertà. Nessuno avrebbe mai immaginato che, d’un tratto, la situazione idilliaca potesse trasformarsi in tragedia. Ma per fortuna, con un intervento unico nel suo genere abbiamo salvato quasi 600 conigli!
Il crollo di un piccolo paradiso
La fattoria «Häslihof» di Abtwil era un vero paradiso per i conigli: nel corso del tempo oltre 200 esemplari - recuperati da casi di detenzione problematica - avevano iniziato una nuova vita di gruppo nella grande tenuta impostata con grande cura, vivendo come in libertà. Questo piccolo paradiso ha però avuto fine con l’arresto del proprietario per reati gravi che probabilmente lo costringeranno a restare a lungo in detenzione preventiva. Perciò la PSA, di concerto con il pubblico ministero e l’Ufficio di veterinaria, si è assunta la responsabilità degli animali.
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Necessario intervenire rapidamente
Al primo sopralluogo gli addetti della PSA si sono trovati di fronte un terribile degrado: negli ultimi tempi il proprietario non si era più occupato della tenuta. E così i conigli si erano moltiplicati a dismisura; inoltre molti individui erano malati e alcuni già morti. Occorreva agire subito per salvare gli animali.
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Cronologia del salvataggio
Tutto è iniziato il 30 aprile:
1O giorno:
La polizia ci informa dell’arresto del proprietario della fattoria «Häslihof» (U. B.). Il direttore del rifugio animali della sezione PSA più vicina, Zugo, si reca subito sul posto per rendersi conto della situazione: decide di organizzare una fornitura urgente di cibo e convoca alcuni volontari.
2O giorno:
A occhio ipotizziamo che nella tenuta vi siano almeno 200 conigli, ma è difficile saperlo con precisione perché gli animali scappano rifugiandosi in sistemi sotterranei di gallerie da essi stessi scavati. Inoltre un numero non meglio precisato di conigli è in pessime condizioni di salute (diarrea, raffreddore, infiammazione agli occhi). Viene chiamata la veterinaria. Iniziamo a separare gli animali sani dai malati e gli adulti dai piccoli e dalle madri con cuccioli. Interviene anche l’Ufficio di veterinaria spiegando che, per il momento, non è consentito allontanare nessun coniglio dall’«Häslihof»: o U. B. firma un atto di rinuncia agli animali, oppure sarà necessario confiscarli ufficialmente.
3O – 6O giorno:
La detenzione preventiva per U. B. è prolungata a 2 mesi. Ci serve urgentemente la sua dichiarazione di rinuncia, così da portare i conigli nelle stazioni di raccolta già pronte e in attesa. Arrivano altri volontari a dare una mano: il lavoro di foraggiamento degli animali e di rimozione dello sterco è in corso. I conigli malati vengono presi e messi in gabbie singole, dopodiché ricevono cure veterinarie. Ora il conteggio è arrivato a oltre 300 conigli, tra cui molte femmine gravide.
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7O e 8O giorno:
I conigli rifugiatisi nei tunnel sotterranei cominciano a sentire la fame ed escono: la conta adesso supera quota 400.
9O giorno:
Finalmente giunge la notizia che U. B. ha rinunciato agli animali e alla conduzione della fattoria. Iniziamo subito a prendere i conigli e trasportarli nelle stazioni di raccolta. Con un appello straordinario preghiamo le nostre 71 sezioni di aiutarci a trovare una sistemazione definitiva agli animali.
10O – 19O giorno:
Lo sgombero della tenuta «Häslihof» procede a pieno ritmo. Ma durante le operazioni continuano a sbucare sempre più conigli dalle tane e dai numerosi nascondigli: ora crediamo che gli esemplari siano oltre 500. Parte un’iniziativa di solidarietà in grande stile: le sezioni della PSA e altre organizzazioni sparse per la Svizzera accolgono i conigli dando loro una nuova casa.
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20O giorno:
Lo sgombero degli animali dell’«Häslihof» è terminato, e anche gli ultimi esemplari sono stati presi e portati al sicuro. Abbiamo salvato quasi 600 conigli! Quelli malati sono stati curati dalla veterinaria e ora stanno guarendo. Solo pochi malati gravi devono purtroppo essere fatti «addormentare».
Ogni vostra donazione è preziosa per noi!
Quando capita all’improvviso – come in questo caso – che un numero molto elevato di animali ha bisogno di una nuova casa, per noi ciò non implica solo enormi sforzi logistici e di personale, ma anche una grande spesa finanziaria (soggiorno nei rifugi per animali, costi delle cure veterinarie, ecc.). Per far sì che la PSA sia in grado anche in futuro di intervenire in situazioni urgenti aiutando in modo rapido e senza lungaggini burocratiche, dipendiamo dal vostro sostegno. Grazie di cuore per la vostra generosità!