In forma per uscire al pascolo
In forma per uscire al pascolo (© Adobe Stock)
La primavera non allieta solo il nostro animo, ma anche quello dei cavalli, dei pony e degli asini. Possono finalmente andare di nuovo nei prati, dove si sentono più a loro agio. Tuttavia è importante affrontare il pascolo con molta cautela e in modo graduale per evitare problemi digestivi. L’uscita al pascolo richiede molta prudenza, soprattutto per gli asini.
Thomas Frei, Edith Müller (Fondazione Eselmüller) e Sandra Schaefler, Zoologa diplomata, Ufficio specialistico PSA Animali da compagnia e cavalli
Sarebbe bello lasciare pascolare i cavalli tutto l’anno. Purtroppo il nostro clima e la mancanza di spazio rendono difficile l’uscita al pascolo dodici mesi su dodici. Nel gennaio 2024 in particolare ha piovuto talmente tanto che era impossibile fare uscire i cavalli. Dopo la pausa dovuta alle condizioni meteorologiche occorre prestare ancora più attenzione prima di fare uscire gli animali al pascolo. Uno dei motivi è il cambiamento nell’alimentazione: dal fieno secco all’erba succosa.
Dal punto di vista fisiologico-nutrizionale il passaggio dalla detenzione nella stalla con un’alimentazione a base di fieno all’uscita al pascolo è un periodo critico. In natura non ci sono cambiamenti così radicali nell’alimentazione e di conseguenza l’apparato digerente dei cavalli non è preparato. Se l’uscita al pascolo viene gestita in modo corretto, il corpo del cavallo può tuttavia abituarsi lentamente al nuovo cibo che gli viene offerto. Si possono così evitare problemi di salute come diarrea, coliche, feci acquose o addirittura laminite.
Quando possono uscire?
Il momento giusto per far pascolare i cavalli è quando l’erba è alta circa venti centimetri. A seconda del luogo e delle condizioni meteorologiche, il pascolo può essere anticipato o posticipato per un periodo più o meno lungo, in ogni caso non può essere una data fissa nel calendario. Se fa piuttosto fresco, l’erba che cresce non riesce a trasformare l’energia che assorbe in crescita, ma immagazzina l’eccedenza in un deposito di zuccheri (fruttani). Nei cavalli un eccesso di questi fruttani immagazzinati causa spesso dei disturbi digestivi. In primavera l’erba giovane contiene una quantità molto elevata di carboidrati sotto forma di fruttani. Una quantità eccessiva di questi ultimi altera la digestione del cavallo. Un cavallo riesce a mangiare fino a quattro chili d’erba in un’ora.
I proprietari di cavalli devono spesso occuparsi loro stessi dell’uscita al pascolo. Nelle pensioni per cavalli di solito è prevista una sola data per l’inizio del pascolo. È quindi consigliabile accompagnare gli animali al pascolo già alcune settimane prima dell’inizio delle uscite e allungare in modo graduale la loro permanenza. I primi due o tre giorni si inizia con cinque minuti alla volta. Per altri due giorni il cavallo potrà pascolare dieci minuti. Circa una settimana dall’inizio del pascolo si è così giunti a quindici o venti minuti e nella seconda settimana si può lasciare pascolare il cavallo per trenta minuti al giorno. L’ideale sarebbe suddividere il tempo in due volte al giorno per alleggerire ulteriormente il lavoro del colon. Se non è possibile abituare lentamente il cavallo all’erba giovane, si può almeno stabilizzare un po’ la flora intestinale con prodotti contenenti fibre grezze di alta qualità.
Abituarli pian piano: Nei primi giorni il cavallo dovrebbe brucare l’erba fresca solo per cinque minuti.
Gli asini richiedono una cautela particolare
I proprietari di asini devono fare ancora di più e gestire ancora meglio il pascolo dei loro animali. Questo perché gli asini sono originari delle regioni aride che confinano con il deserto e non sono abituati all’erba succosa. I cavalli, che provengono dalle steppe, la tollerano meglio.
Gli asini devono sempre ricevere del fieno prima e dopo il pascolo. È quindi consigliabile accompagnarli al pascolo due o tre minuti dopo avergli somministrato il fieno. Tale procedura va ripetuta almeno per una settimana. In seguito la si può aumentare a cinque minuti. In questo modo il pascolo si allunga un po’ ogni settimana. Dopo circa un mese si raggiunge il tempo necessario per gli asini. La Fondazione Eselmüller consiglia di non fare pascolare gli asini per più di un’ora. All’inizio, l’ideale sarebbe suddividere il tempo in due volte al giorno per alleggerire ulteriormente il lavoro dell’intestino crasso.
I pony e gli asini in particolare sono tendenzialmente resistenti all’insulina e voraci nell’assunzione di cibo. Rischiano perciò di ammalarsi di laminite quando si nutrono dell’erba del pascolo ricca di fruttani. Il pascolo è vietato per pony, asini e cavalli che soffrono di laminite.
Al pascolo: Gli asini non devono brucare troppa erba fresca.
Occorre anche prestare attenzione al peso. Soprattutto pony, asini e razze robuste diventano facilmente sovrappeso con la nostra erba di buona qualità. Gli strumenti utilizzati per limitare l’assunzione di cibo (museruole) contribuiscono a ottenere questo risultato, ma presentano anche degli svantaggi: sporco e resti di cibo possono accumularvisi e possono causare ferite da sfregamento al muso e abradere troppo lo smalto degli incisivi. Inoltre tali strumenti limitano anche l’abbeveraggio e il comportamento sociale degli animali, come per esempio la cura reciproca del pelo.
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